DOREMIFASUD

FESTIVAL DOREMIFASUD 2024

 

DOREMIFASUD cambia fisionomia rispetto alle precedenti edizioni mantenendo lo spirito e l’intento di base: incoraggiare il dialogo, l’incontro e l’amicizia tra mondi differenti e tra persone provenienti da diversi paesi e culture, attraverso il linguaggio della musica.

 

La musica “migrante” rimane infatti il tema centrale: in un momento storico in cui gravi problemi affliggono il mondo in cui viviamo, DOREMIFASUD 2024 si concentra su due temi, fra loro connessi, sui quali la musica può, nel modo che le è proprio, dare un positivo contributo: la pace e l’ambiente.

 

Al tema della pace saranno dedicate le due prime giornate del festival, venerdì 10 e sabato 11 maggio: sul palco del CIQ si ascolteranno dal vivo, durante la stessa serata, musiche di culture e paesi che vivono, hanno vissuto o sono in qualche modo coinvolti in situazioni di conflitto.

 

Domenica 12 maggio sarà l’ambiente il tema di fondo, a cui sarà dedicato l’intero pomeriggio di musica, a partire dal pranzo con gli artisti.

 

Il messaggio che DOREMIFASUD 2024 urla al mondo è tanto semplice da enunciare quanto appare difficile, soprattutto oggi, da realizzare: è un invito al dialogo fra le persone che le contrapposizioni ideologiche, etniche o religiose – e le guerre – contribuiscono a dividere e a rivolgere la nostra attenzione all’ambiente e alla sua cura.

 

Il linguaggio musicale più di ogni altro riesce, nella sua universalità, a esprimere in modo comprensibile, alle persone più diverse, la varietà e la complessità dei sentimenti e delle emozioni. Questo lo rende un messaggio per sua natura unificante.

 

L’invito è quello di lasciar riposare le proprie convinzioni, ancor più i propri pregiudizi o le ideologie, e di limitarsi per tre giorni ad ascoltare il messaggio della musica.

 

Il programma completo sarà pubblicato a breve.

 

Il festival non prende posizione né a favore né contro le parti in conflitto, solidarizza indistintamente con tutte le vittime delle guerre e con coloro che, ognuno a suo modo e con le proprie idee, aspirano alla pace. Non ha bandiere da esporre, nemmeno quella della pace, perché anche il pacifismo talvolta si tinge di ideologia. Tantomeno espone la bandiera bianca, sia perché la resa di una delle parti, così come la vittoria con la forza dell’altra, portano a una pace che è sempre illusoria e precaria, sia perché non vogliamo arrenderci all’ineluttabilità della guerra come strumento di soluzione dei conflitti fra popoli o paesi. A essa contrapponiamo il dialogo, il negoziato, che si basa sulla comprensione delle ragioni dell’altro e sulla consapevolezza che in ogni conflitto torti e ragioni sono sempre distribuiti in modo complesso fra le parti. Tutto questo può sembrare banale e qualunquistico e ovviamente ciascuno di noi ha legittimamente le sue idee in proposito.

 

Il tema dell’ambiente è connesso a quello della pace. Innanzitutto perché le guerre, oltre a straziare le vite delle persone, costituiscono un grave sfregio per l’ambiente, distruggono quello che l’uomo ha faticosamente realizzato, inquinano gli elementi naturali, comportano colossali sprechi di energie e di risorse.

 

Sia le guerre che il degrado ambientale mettono a repentaglio un concetto che dovrebbe stare a cuore a tutti, quello della casa comune.

 

In un mondo che la tecnologia, con lo sviluppo delle comunicazioni, con il web, con la facilità degli spostamenti rende ogni giorno più piccolo, siamo ormai tutti vicini di casa, forse ancor più, dei condomini. Come in tutti i condominii ci possono essere dei litigi ma alla fine conviene trovare delle soluzioni. Purtroppo oggi anche il tema ambientale è diventato divisivo contrapponendo opposti fanatismi, catastrofismi climatici, negazionismi. Anche in questo caso la musica, per sua natura poco incline ad asservirsi alle ideologie e agli -ismi, trasmette un messaggio efficace.

 

Non siamo tanto ingenui da illuderci che un festival come il nostro possa fermare le guerre o a salvare il pianeta. Sarebbe troppo bello. Se però riesce a offrire ai musicisti e ai partecipanti un momento di dialogo, di amicizia, di allegria condivisa sarà, se non la vera pace, una breve tregua dalle turbolenze del nostro tempo, e forse anche un mattoncino per la costruzione di un mondo migliore.

PROGRAMMA

10/12 maggio 2024 al C.I.Q.

 

Presenta:
Elouti Wangué Olivier (Camerun)


Cantante ospite in apertura di tutt’e tre le giornate del Festival:
Aliou Ndiaye Taxuraan (Senegal)

Venerdì 10 maggio,
dalle ore 21:00

Il festival si aprirà venerdì sera, dopo la cena, con un’introduzione da parte del senegalese Aliou Ndiaye Taxuraan, seguito da altri musicisti provenienti da diverse tradizioni culturali dell’Est Europa.

Musiche dal mondo slavo:
Jovica Jovic (Serbia)
Duo Galia - Alexei Birioukov e Galina Birioukova (Russia)
Eka Project (Ucraina)

Sabato 11 maggio,
dalle ore 21:00

La serata del sabato sarà dedicata a musiche dell'area mediorientale, con esibizioni che riflettono la ricca tradizione culturale della regione.

Musiche dal Medio Oriente:
Faysal Taher (Palestina)
Gabriele Coen (Italia) e Ziad Trabelsi (Tunisia)
Ashti Abdo (Kurdistan) e Gabriele Montanari (Italia)
*

Domenica 12 maggio

ore 13 - pranzo con gli artisti


dalle ore 16 - Armonie Ecologiche

Esibizioni live a tema ambiente: musica, teatro-danza, spettacoli comici! Un palco unico che ospiterà vari artisti provenienti da diverse parti del mondo.

All’interno del progetto “Artisti uniti per l’ambiente” tra Italia e Senegal finanziato da OIM Italia nel quadro dell’iniziativa A.MI.CO. Grants2024 con il sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.


Tommy Kuti (Nigeria, musicista), Yaya Dembele (Burkina Faso), Sandro Joyeux (Francia, musicista), Lost Parade' - Erika Di Mauro (Italia) & Tejaswini Loundo (India), progetto teatro-danza, Tay Vines (Togo, comico), Monthly Carol (Italia, band), Stephane Ngono (Camerun), giovani senegalesi di 2° generazione, a sorpresa!

 

I MUSICISTI DI DOREMIFASUD 2024

Venerdì 10 maggio

A introdurre la serata musicale, facendo gli onori di casa, sarà il senegalese Aliou Ndiaye Taxuraan, cantante e suonatore di xalam, uno strumento a corde diffuso in tutta l’Africa occidentale.

Seguiranno:

 

 

 

Il fisarmonicista e cantastorie rom Jovica Jovic, nato a Belgrado nel 1953. Dopo un’avventurosa vita di peregrinazioni (raccontata in un libro di Moni Ovadia e Marco Rovelli pubblicato da Feltrinelli nel 2003) e dopo aver suonato in molti paesi d’Europa facendo conoscere al grande pubblico la ricchezza della storia e dell'universo rom, Jovica continua a emozionare il pubblico con le sue storie di amore e sofferenza popolate di indimenticabili personaggi del mondo rom e slavo.

 

 

Alexei Birioukov, nato in Russia nel 1967 e residente in Francia, si presenta nel duo Galia con la cantante Galina Birioukova, specialista nel repertorio folklorico russo. Grande interprete delle musiche tradizionali per balalaika, ha un vasto repertorio che spazia dal folklore russo e tzigano alle composizioni contemporanee, alle trascrizioni di opere classiche per il suo strumento. Grazie alla sua musicalità e alla particolari tecniche esecutive farà scoprire al pubblico le sonorità e le potenzialità di questo strumento.

Sarà ancora uno strumento tradizionale, in questo caso ucraino, il protagonista della performance dell’ucraina Kateryna Tsar'kova (in arte Eka), cantante e suonatrice di Bandura, un antico strumento ucraino a 64 corde, assimilabile alla cetra. La musicista risiede attualmente a Londra ma ha vissuto a lungo anche in Italia, dove ha partecipato a vari festival per la promozione della cultura ucraina. Il suo repertorio include musiche tradizionali della sua terra a brani in stile world music di sua composizione. Si presenta a DOREMIFASUD con il suo gruppo Eka Project.

Sabato 11 maggio

La seconda serata è incentrata sull’area mediorientale, area dalla ricca tradizione culturale e musicale che evidenzia radici condivise fra i diversi popoli che vi abitano. A rappresentare quest’area nella serata di sabato saranno:

Faysal Taher, cantante e strumentista nato in Palestina nel 1959 e trasferitosi in Italia nel 1986. Ormai siciliano di adozione, accoglie nella sua musica l’influsso di varie culture nel segno del rispetto, della tolleranza e del dialogo. Si esibirà cantanto e suonando l’oud, tradizionale strumento a corde arabo, in duo con Riccardo Gerbino alle percussioni.

 

 

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista e compositore di Roma e il cantante tunisino Ziad Trabelsi, colonna portante dell’orchestra di Piazza Vittorio di Roma, sono esponenti di punta rispettivamente della cultura musicale araba ed ebraica nel nostro paese. Insieme intessono un fitto dialogo musicale che rivela le comuni radici di questi due popoli del Mediterraneo, attingendo alla musica tradizionale ma anche proponendo proprie composizioni originali che guardano al mondo della moderna improvvisazione jazzistica, alla world music, al blues e al rock.

A chiudere la serata sarà Ashti Abdo, polistrumentista e compositore curdo nato ad Aleppo e trasferitosi da vari anni in Italia. Non ha bisogno di presentazioni essendo ormai una presenza familiare del nostro festival ed avendo vinto la prima edizione del premio. Proporrà insieme a Gabriele Montanari un concerto basato su antiche melodie in cui gli anziani cantano le sofferenze del loro popolo accompagnandosi con il suono dal suono di due strumenti tradizionali, il saz o tambur (chiamato anche chitarra saracena) e il duduk (strumento a fiato tradizionale armeno).

Nella sua come nelle esibizioni che la precedono l’incontro fra musicisti e strumenti tanto diversi per provenienza intende, nel pieno spirito di DOREMIFASUD, far vivere al pubblico un’esperienza musicale emozionante celebrando la varietà e la ricchezza delle tradizioni sonore.

Domenica 12 maggio

h 13 - pranzo con gli artisti


dalle h 16 - Armonie Ecologiche

Esibizioni live a tema ambiente: musica, teatro-danza e spettacoli comici! Un palco unico che ospiterà vari artisti provenienti da diverse parti del mondo.

All’interno del progetto “Artisti uniti per l’ambiente” tra Italia e Senegal finanziato da OIM Italia nel quadro dell’iniziativa A.MI.CO. Grants2024 con il sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.


Tommy Kuti (Nigeria, musicista): Tommy Kuti, al secolo Tolulope Olabode Kuti, è nato in Nigeria ma è noto per il suo accento bresciano e per le sue canzoni impegnate che descrivono senza filtri l’italia attuale, toccando argomenti come il razzismo e la politica.

Yaya Dembele (Burkina Faso, griot): Yaya Dembele nasce nel 1978 a Bobo Dioulasso, Burkina Faso, in una famiglia di Griot. I Griot nella tradizione dell’Africa Occidentale sono i maestri della parola, cioè i cantastorie che hanno tramandato per secoli le gesta eroiche di principi e re con l'accompagnamento musicale. Dai loro canti traspaiono miti, leggende, credenze e conoscenze che fanno di loro i depositari del patrimonio storico e culturale del popolo cui appartengono.

Sandro Joyeux (Francia, musicista): Alexandre Joyeux Paganini nasce a Parigi nel 1978, mamma francese e papà italiano. A diciotto anni comincia a peregrinare tra la Francia e l’Italia spesso in avventurosi viaggi in autostop o in vespa, suonando come artista di strada o come membro di una band Reggae fino all’approdo in Africa dove resta folgorato dalla musica del Mali. Da allora ha viaggiato per quasi un milione di chilometri con la sua chitarra per raccogliere tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo.

Lost Parade' - Erika Di Mauro & Tejaswini Loundo (Italia / India, progetto teatro-danza):
Una umanità, due individui, una convinzione, due estremi. In un mondo in cui l’uomo si sente disconnesso, adottando le narrazioni che gli vengono imposte senza metterle in discussione, come possiamo lottare per un equilibrio? Uno è immerso nel fanatismo e l’altro nello scetticismo. Che cosa succede quando dialogano? Cosa succede quando si riuniscono in un antico rituale: un'antica credenza in una nuova generazione come in un corteo perduto.

Tay Vines (Togo, comico): Artista comico esibizionista, coraggioso e solare con una passione innata per la musica e il ballo. Nato a Lomè, in Togo, vive in Italia da 12 anni. Inizia a postare nel 2016 i suoi primi video su Facebook, dove riprende sketch amatoriali e rap battle surreali tra bianchi e neri. I video fanno milioni di visualizzazioni, e la cosa si trasforma in un lavoro. Nel 2019 viene notato grazie ai suoi video dall'autore Franco Stradella e ingaggiato come inviato per il programma televisivo Le Iene. Nel 2021 scrive il suo primo libro comico intitolato Cosa fare se una ragazza bianca si innamora di te?, edito da Mondadori. Nel 2023 partecipa al nuovo programma televisivo Listen to Me per Rai Play, dove intrattiene il pubblico con il suo stand up comedy sul razzismo e l'integrazione.

Monthy Carol (Italia, band): La band è composta da Andrea Franceschi (basso), Massimo Morici (tastiere), Riccardo Lirangi (batteria), Budo Lia (chitarra e voce), Valeria Galmarini (voce). I Monthy Carlos sono un quintetto di musicisti che collaborano da tempo in altri progetti musicali. La comune passione per il soul e il funk li ha spinti ad avviare questo side project. 

 

Giovani senegalesi di 2° generazione, a sorpresa!

 

FESTIVAL DOREMIFASUD 2023

Chiusa con pieno successo l'edizione 2023 di DOREMIFASUD, il festival dedicato ai musicisti provenienti dal Sud del mondo

Nella tarda serata di domenica 14 maggio al C.I.Q. (Centro Internazionale di Quartiere) di Milano si è chiusa festosamente, con le premiazioni dei vincitori del concorso DOREMIFASUD 2023, l’edizione di quest’anno del festival DOREMIFASUD, il festival della musica "migrante" e "meticcia" dedicato ai musicisti provenienti dal Sud del mondo.

 

Nelle tre serate si sono succeduti sul palco i semifinalisti del concorso musicale DOREMIFASUD GIOVANI, riservato ai musicisti under 35, i vincitori del Premio VIDEO MUSICALE DOREMIFASUD e alcune guest star che avevano partecipato a precedenti edizioni del concorso. Il folto pubblico che riempiva la sala del C.I.Q. (Centro Internazionale di Quartiere) ha manifestato calorosamente il proprio apprezzamento per le tre serate di buona musica.

Venerdì, quando si sono esibite con i loro ritmi trascinanti tre band rispettivamente di musica sudamericana, balcanica e africana gran parte della sala si è trasformata in una scatenata pista di ballo. A fine serata i tre gruppi hanno unito la loro musica in una irresistibile jam session in cui si è perfettamente espresso lo spirito di amicizia, di allegria e di incontro che è alla base di DOREMIFASUD.

Più tranquilla ma non meno intensa la serata di sabato, che ha visto confrontarsi sul palco tre cantanti, di cui due provenienti dall’Africa e una dalla Serbia, che con la loro musica hanno trasmesso al pubblico le loro emozioni e le loro esperienze di vita. Il voti combinati della giuria e quelli del pubblico (non sempre concordi) hanno portato alla scelta dei due finalisti che si sono sfidati la domenica, provenienti da aree culturali e con generi musicali completamente diversi, a conferma del fatto che la varietà musicale è una delle peculiarità del festival.

Alla fine la cantante serba Andriana Takic ha prevalso sulla band sudamericana La Mezcla ma l’aspetto competitivo non è quello prevalente del festival e ci piace considerare come vincitori tutti quelli che hanno partecipato.

Da quest’anno si era deciso di riservare il concorso ai giovani ed erano ammessi anche musicisti provenienti dall’area balcanica e dall’Europa dell’est, benché queste aree non rientrino nella definizione corrente di Sud del mondo. I due finalisti ci confortano sull’opportunità di queste scelte: il gruppo La Mezcla non è solo giovane dal punto di vista anagrafico ma è anche di recentissima formazione, essendo nato nell’ottobre dello scorso anno. Ci fa dunque piacere averli intercettati all’inizio della loro carriera a cui speriamo di aver dato un valido incoraggiamento. Andriana ha portato a DOREMIFASUD tutto il fascino della tradizione musicale balcanica accompagnando il pubblico in un viaggio ideale in aree geografiche finora trascurate da DOREMIFASUD.

Oltre ai semifinalisti del concorso musicale si sono esibiti nelle tre serate i vincitori del premio VIDEO MUSICALE, la cui classifica era già stata decisa dalla commissione artistica. I video premiati sono stati proiettati sullo schermo e i musicisti che ne sono i protagonisti hanno regalato al pubblico anche una loro esibizione dal vivo, riscuotendo calorosi applausi.

Altrettanto apprezzamento hanno riscosso le tre bravissime guest star che si sono susseguite sul palco nelle serate del festival. Le guest star sono tutte “vecchie conoscenze” di DOREMIFASUD, avendo vinto o essendo state finaliste in precedenti edizioni. Il violinista Nabil Hamai ha aperto il festival venerdì con le sue melodie algerine, il rapper Tommy Kuti ha portato il sabato la carica della sua musica e della sua comunicativa e Arsene Duevi, cantante, musicologo e docente di origine togolese, ha aperto e chiuso con la sua straordinaria voce la serata di domenica. A lui è stato conferito un premio speciale dedicato al cantante Balla Nar N’Diaye Rose, prematuramente scomparso due anni fa.

Graditissimo è stato anche il contributo che due membri della giuria, i noti musicisti brasiliani Kal Dos santos e Nené Ribeiro, hanno simpaticamente dato, offrendo ogni sera due canzoni del loro repertorio.

 

 

 

 

Il festival ha ospitato molto volentieri, la domenica pomeriggio, l'esibizione delle Samovilas, un gruppo polifonico femminile di Lodi che ha condotto il pubblico in un viaggio musicale nelle tradizioni folcloristiche di molti paesi europei ed extraeuropei.

Al di là dell’aspetto musicale non va trascurato il contorno conviviale e gastronomico, che ha consentito al pubblico non solo di gustare specialità di diverse cucine etniche ma anche di apprezzare l’atmosfera amichevole, cordiale, informale di un incontro che lascia in chi vi ha partecipato un buon ricordo e il desiderio di ritrovarsi ancora in futuro.

Al successo del festival hanno dato, come in tutte le precedenti edizioni, un fondamentale contributo l’organizzazione di Sunugal e l’impegno dei suoi collaboratori, che hanno messo una buona dose di entusiasmo e partecipazione nel loro lavoro, facendo sì che tutto funzionasse nel migliore dei modi.

Altrettanto importante il ruolo delle “istituzioni” del festival. In particolare si ringraziano i membri della giuria, che ha deliberato con attenzione e competenza, e il presentatore Olivier Elouti, che fin dalla prima edizione svolge questa funzione animando il festival con la sua simpatia, il suo garbo e la sua capacità di intrattenere e divertire il pubblico.

Fra i premi conferiti si segnala anche quello a Giorgio Cottini, vincitore del premio fotografico sul tema “Dialoghi in musica nel mondo”, presente alla manifestazione. Le migliori fotografie del concorso erano esposte nella sala di concerto del C.I.Q.

Ringraziamo Arianna Cagnin, fotografa ufficiale del festival per le fotografie pubblicate sul nostro sito.

 

FESTIVAL DOREMIFASUD 2023

il festival dedicato ai musicisti, di prima o seconda generazione, provenienti dal Sud del mondo

Anche quest'anno per un fine settimana di metà maggio il C.I.Q. (Centro Internazionale di Quartiere) di Milano si trasforma in un contenitore di musica, arte, eventi, scambi culturali.  Ritorna, dal 12 al 14 maggio, il festival DOREMIFASUD, giunto alla sua sesta edizione, al cui centro saranno le finali del  concorso musicale, le premiazioni del concorso video e di quello fotografico, che animeranno il weekend insieme ad eventi culturali, laboratori e appuntamenti di svago e gastronomici.

Quest’anno il concorso musicale DOREMIFASUD, dedicato a musicisti e artisti provenienti dal Sud del Mondo, è stato riservato ad artisti Under 35 e, per la prima volta, è stato aperto anche ad artisti dell’Europa dell’Est.

Come ogni anno, il concorso è stato lanciato a gennaio e le selezioni dei sei semifinalisti, basate su una classifica stilata dalla commissione artistica del festival, si sono chiuse agli inizi di aprile. Le esibizioni dal vivo dei semifinalisti costituiranno la parte calda del programma di DOREMIFASUD. In ciascuna delle serate di venerdì 12 e sabato 13 si esibiranno tre semifinalisti, fra cui saranno selezionati da una giuria tecnica e dal voto del pubblico i due finalisti che si confronteranno la domenica sera sul palco per la vittoria finale.

In tutte le serate si esibiranno inoltre delle guest star, alcune delle quali sono state protagoniste delle passate edizioni di DOREMIFASUD.

Parteciperanno alle serate anche i musicisti vincitori del premio Video musicale, che accompagneranno con un'esibizione dal vivo la proiezione dei video a cui sono stati attribuiti dal Comitato artistico i primi tre premi.

Anche per il concorso fotografico la giuria ha già attribuito i premi agli autori delle tre fotografie vincitrici e ha scelto fra le fotografie candidate al concorso le venti migliori che saranno esposte nella mostra fotografica sul tema "Dialoghi in musica con il mondo".

Le serate si apriranno con cene a buffet che permetteranno di apprezzare le specialità di varie cucine etniche prima di lasciare, intorno alle 21, spazio alla musica. La domenica prima della cena ci sarà il concerto di un gruppo musicale multietnico di Lodi. Alla sera, al termine delle esibizioni dei finalisti, saranno proclamati e premiati i vincitori dei concorsi.

Come nelle precedenti edizioni Doremifasud vedrà alla conduzione l’attore Olivier Elouti, noto al pubblico per la sua partecipazione alla nota sitcom Camera Cafè, mentre nelle vesti di “madrini” del festival ci saranno quest'anno i musicisti brasiliani Kal Dos Santos e Nenè Ribeiro.

A PRESTO E BUON DIVERTMENTO!

ECCO IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE:

 

LE PRECEDENTI EDIZIONI DEL FESTIVAL

DOREMIFASUD - Contaminazioni Culturali 2022

Conclusi il Festival 2022 e le finali del concorso musicale 

 

Arrivederci alla prossima edizione!

Finalmente tornato dal vivo dopo due anni di edizioni condizionate dalla pandemia e dai lockdown il festival ha ritrovato in questa edizione 2022 l'atmosfera allegra delle prime edizioni, regalando a tutti, musicisti, pubblico, giuria e organizzatori il piacere di ritrovarsi per fare e ascoltare musica insieme. A Milano presso il C.I.Q. si sono tenute fra il 6 e l'8 maggio le tre serate delle semifinali e finali del concorso musicale DOREMIFASUD - Contaminazioni culturali 2022 e una settimana dopo a Novara, il 14 maggio, si è svolta la manifestazione finale del festival, la finale della sezione TALENTI EMERGENTI del concorso. Organizzatori, musicisti e pubblico concordano sul fatto che anche quest'anno il festival è stato un successo e, ciò che più conta, una bella esperienza umana, che ha lasciato in tutti il desiderio di ritrovarsi e di continuare a fare musica insieme.

L'ottima qualità delle performance musicali che i finalisti hanno offerto sul palco del C.I.Q. - Centro Internazionale di Quartiere è stata molto apprezzata dal pubblico, che ha tributando calorosi applausi a tutti i musicisti. Quest’anno ancor più che negli anni precedenti la scelta dei quattro finalisti e del vincitore è stata difficile, in considerazione di un livellamento verso l’alto dei concorrenti. Certamente si sono dovuti escludere dalla finale musicisti che avrebbero meritato un posto sul podio ma questa è la dura legge dei concorsi e la validissima giuria l'ha svolto con grande professionalità e impegno. Per tutti i partecipanti, comunque, ci auguriamo che ci siano altre occasioni di incontro e di collaborazione e ci siamo lasciati con un arrivederci a presto. Ci ha molto gratificato come organizzatori il fatto che tutti concordavano sul fatto che l'aspetto amichevole e l'atmosfera rilassata avevano prevalso sull'aspetto competitivo e che per questo erano contenti di aver partecipato. Bravo e simpatico come sempre il presentatore delle tre serate, Olivier Ewangoli, una presenza fissa di DOREMIFASUD fin dalle prime edizioni.

Di ottimo livello musicale anche la finale della sezione TALENTI EMERGENTI cha abbiamo introdotto quest'anno con lo scopo non soltanto di scoprire giovani musicisti non ancora pienamente affermati ma anche di sostenerli e promuoverli offrendo loro occasioni per farsi conoscere dal pubblico.

Sulla pagina del sito dedicata al concorso musicale forniremo ulteriori dettagli. Ci limitiamo qui a riportare i nomi dei vincitori del concorso musicale, che sono stati:

1° classificato                                   GAFAROV ENSEMBLE

2° classificato                                   TREN DEL SUR

3° classificati a pari merito         TOMMY KUTI e NABIL HAMAI

e della vincitrice della sezione TALENTI EMERGENTI, la cantante di orine ivoriana

1° classificata                                     AMY DIABI

 

Il Gafarov Ensemble                                                                                  Amy Diabi

Come sempre il Festival di Milano prevedeva oltre alle finali del concorso altre manifestazioni di contorno.

Molto apprezzate dal pubblico sono state le esibizioni fuori concorso delle Guest Star:

 

Jane Jeresa ha introdotto la prima serata scaldando il pubblico con la sua straordinaria voce, la sua verve e la grande presenza scenica,

 

 

 

 

 

 

 

Sandro Joyeux, dividendosi fra il ruolo di Guest Star e quello di presidente della giuria, ha dispensato generosamente la sua simpatia e il suo talento musicale offrendo nel corso delle tre serate brevi ma apprezzatissimi intermezzi musicali.

 

I pomeriggi del festival sono stati dedicati, come da programma, ai laboratori (sabato pomeriggio) di musica e danza, e ai bambini (domenica pomeriggio).

 

 

 

 

Una nota di particolare allegria è stata portata dalla vivace banda dei bambini della scuola Cadorna di Milano che, dopo aver seguito una bella lezione tenuta da Kal dos Santos sulla musica della Capoeira si sono esibiti davanti al pubblico insieme agli istruttori dell'A.s.d. Spazio Capoeira Desequilibrio in una Roda de Capoeira, mostrando le tipiche movenze di questa lotta-danza di origini afrobrasiliane.

 

Una menzione a parte merita infine l'aspetto gastronomico del festival, incentrato quest'anno su tre diverse cucine tradizionali che si sono susseguite nelle tre serate portandoci in un viaggio dai sapori dell’Africa, con la cucina eritrea e quella senegalese rispettivamente il venerdì e i sabato, a quelli del Sudamerica, con la cucina colombiana la domenica.

 

 

 

 

 

 

 

 

DOREMIFASUD 2019

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